Il testimone chiave
Sarah Savioli
Un carlino si dà alla fuga dopo aver fiutato che i suoi nuovi padroni intendono castrarlo. Niente di sorprendente… se quel cane non fosse il testimone chiave di un suicidio che in verità è un omicidio.
Anna, Cantoni e Tonino vengono ingaggiati dai figli di un anziano suicida, Luigi Barani, per investigare su una possibile truffa testamentaria. Barani, industriale vedovo molto benvoluto, ha disposto infatti un lascito in denaro a favore della collaboratrice domestica e i due figli sono convinti che la donna abbia manipolato il padre a suo favore. Grazie al suo talento molto speciale, Anna trova ben presto il modo di interrogare il cane di Barani – un carlino con l’idea fissa del sesso –, scoprendo che la domestica è innocente, ma soprattutto che qualcosa di ben più grave si annida in quella morte. La sera del presunto suicidio il vecchio industriale non era solo in casa: una persona lo ha raggiunto e i due hanno avuto una breve conversazione – poche parole, dopo le quali Barani si è impiccato come eseguendo un ordine. La polizia, però, decide di non riaprire il caso: Cantoni non può certo dire che il suo testimone chiave è un cane, in fondo il suicidio di un anziano solo non stupisce nessuno… L’Agenzia si ritrova a proseguire in solitaria le indagini su incarico della collaboratrice domestica, che non ha mai creduto all’ipotesi del suicidio, mentre il carlino, fiutando che i figli del suo ex padrone hanno intenzione di castrarlo, fugge prima di svelare ad Anna altre informazioni decisive per la risoluzione del caso. Oltre all’indagine e all’indaffarato trantran casalingo con il marito Alessandro, il piccolo Luca e il gatto Banzai, Anna deve fare i conti con il padre, che si ammala, ha bisogno di lei e con il quale c’è tutta una vita da trattare da capo, vecchie ferite da ricucire e nuove forme di comunicazione da costruire. Per fortuna però, sia nella vita privata sia sul lavoro, può avvalersi dello sguardo non convenzionale degli animali di sempre e di quelli incontrati lungo la risoluzione di questo difficile caso: il cane carlino erotomane, una gatta junghiana frustrata dalla convivenza con una psicologa freudiana, una lucertola che si interroga sull’evoluzione del genere umano, un gruppo di pipistrelli che passa da un rave all’altro…