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Razos

Lello Voce

Razos

La nave di Teseo

Anno: 2022

Pagine: 80

Dopo un lungo periodo di silenzio, il ritorno sperimentale e inedito di Lello Voce alla prosa poetica. Una raccolta ispirata alla tradizione trobadorica e al situazionismo: un libro di poesie dove le poesie non ci sono più, per lasciare voce al pensiero creativo del lettore.


Le Razòs di Lello Voce nascono dopo un silenzio di quattro anni e il desiderio di affrancarsi, almeno momentaneamente, dalla spoken poetry, di cui Voce è uno dei massimi esponenti internazionali, per esplorare un territorio inedito, dove la dimensione dell’oralità cede il passo a una riflessione sulla parola e sulla stratificazione del testo poetico. Rifacendosi alla tradizione delle Razòs medievali – brevi componimenti in prosa di epoca trobadorica, che illustravano le ragioni, lo scopo e le istruzioni di esecuzione della poesia che faceva loro seguito; unico esempio con le Vidas di prosa occitana a noi giunta – Voce costruisce un libro silenzioso, che chiede al lettore di parlare, di fare della poesia un’azione. Perché, in questa raccolta di prosa che è inevitabilmente anche una raccolta di poesia, le poesie sembrano scomparire senza lasciare più traccia – riaffiorando alla fine, in un’appendice di Madrigali dal formalismo perfettamente compiuto – ed è proprio al lettore che l’autore delega il compito di ritrovarle mettendo in moto la sua creatività, la sua voglia di dire, basandosi sulle istruzioni fornite dal testo. Raccogliendo echi di Balestrini, Pagliarani, Ferrer, De Campos e Giorno, attingendo a temi medievali come la matematica, la geometria, o contemporanei come l’informatica, la fisica, l’elettricità, le Razòs fioriscono all’incrocio tra le vicende dei Trovatori e la visionarietà di Fluxus, in quello spazio che separa la vita dalla poesia ed è frutto dello scacco matto che il vivere impone al poetare, garantendone così, paradossalmente, la persistenza, la forza. Un libro che è un congegno a orologeria, un conto alla rovescia allo scadere del quale produrrà nel suo lettore fame di nuova poesia e lo costringerà al rischio di farsi egli stesso nuovo poeta.

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